Per partire agevolati nella costruzione di un buon rapporto con un cucciolo esotico la scelta migliore è sempre quella di optare per un animale ben imprintato.
Se vogliamo avere un esotico equilibrato che ben si possa inserire ed amalgamare velocemente alla famiglia umana senza però annientarne le caratteristiche di razza, l’imprinting con l’uomo è fondamentale ma, in egual misura, è indispensabile lasciare il tempo ai genitori del cucciolo di trasferirgli educazione e abitudini.
Fondamentale sarà quindi l ’ equilibrio gestionale fra genitori ed allevatore.
IMPRINTING: Imprintare un animale significa interagire con esso fin dai primi giorni di vita senza toglierlo dai genitori ma, anzi, collaborando con essi.
In questo modo si può lavorare sulla “finestra” temporale del cucciolo dedita al riconoscimento dei suoi simili.
Se interagissimo dopo un mese dalla nascita sarebbe già troppo tardi. Infatti gli animali, possiedono un meccanismo a livello del sistema nervoso, che nel primo mese di vita, raccoglie informazioni atte a riconoscere individui della propria specie (motivo per cui anche in natura nessun cucciolo interagisce con animali di specie diverse dalla propria se non dopo l’imprinting genitoriale) quindi presentandoci ai cuccioli quotidianamente verremo riconosciuti come parte della famiglia.
Passato il primo mese, la presenza dell’uomo diventerà più tangibile. I cuccioli verranno tolti per qualche ora dal nido per passare più tempo in compagnia dell’uomo e inizieranno a famigliarizzare con le abitudini domestiche.
L’ultimo passaggio sarà quello, aumentando sempre di più le ore in nostra presenza, di trasferirli definitivamente in un altro alloggio sostituendoci completamente al genitore. Tra i 60 e gli 80 giorni saranno pronti a raggiungere le nuove famiglie.
ALLEVARE A MANO significa invece sostituirsi al genitore, da subito, totalmente.
Personalmente togliere un cucciolo a poche ore/giorni di vita dai propri genitori la reputo una scelta allevatoriale decisamente troppo traumatica e ingiusta sia per i piccoli che per i genitori.
Educativamente parlando l’assenza prematura dei genitori precluderà ai cuccioli la possibilità di imparare a quale specie appartengono e tutti gli atteggiamenti propri della razza.
Come già detto, il primo mese di vita, rappresenta la finestra temporale che i genitori utilizzano per influenzare il comportamento del cucciolo determinandone il comportamento da adulto a partire dalla ricerca del cibo, alla capacità di scelta del partner, alla vita di relazione fino alla capacità di accoppiarsi.