La Genetta possiede un corpo lungo e snello: da 40 a 60 cm compresi di coda e delle zampe un po’ corte rispetto al corpo. Il peso non supera i 3.5 kg. Ha un muso lungo e appuntito con occhi molto grandi. La coda è lunga quanto il corpo, folta con colorazione ad anelli. La pelliccia presenta diverse macchiette nere lungo i fianchi e una striscia nera lungo il dorso. Possiede una maschera facciale nera con una macchia bianca sotto entrambi gli occhi e una piccola al di sopra.
Il cranio della Genetta presenta una forma allungata con regione inter-orbitale ristretta. La dentatura può essere diversa da specie a specie, in quanto la dieta ne determina la struttura. La genetta, ha unghie semi-retrattili che le conferiscono la tipica andatura dei felini, appoggiando solo i polpastrelli (digitigrada). Le genette possiedono delle ghiandole sebacee in diverse zone del corpo come le guance, i lati del collo e i fianchi, queste ghiandole producono sostanze odorifere in grado di raggiungere altre Genette e servono a segnare il territorio o a richiamare le femmine nel periodo degli accoppiamenti.
Il loro peso corporeo oscilla tra i 0,5 e i 2,2 chilogrammi, i maschi sono più grossi delle femmine e durante l’inverno tendano ad aumentare massa. il Cane della Prateria è ricoperto da una folta pelliccia di color marroncino che si schiarisce sull’addome, la coda è lunga circa un quarto del corpo, è ricoperta di pelo marrone e termina con un ciuffo nero.
Le zampe del Cane della Prateria sono dotate di dita con unghie affilate necessarie a scavare le tane sotterranee, sotto le zampe, troviamo dei cuscinetti molto sviluppati e senza pelo. I baffi, lunghi e neri, rappresentano come per i gatti un organo di senso tattile. Gli incisivi dei Cani della Prateria crescono continuamente per tutto il corso della vita dell’animale, per mantenerli forti e della lunghezza necessaria, vengono sottoposti ad un consumo incessante di fieno, cortecce e altri alimenti solidi. Tutti gli altri denti, una volta cresciuti non si allungano più. I cani della prateria, a differenza delle cugine marmotte, non vanno mai in letargo, ma se la temperatura esterna dovesse scendere troppo essi cadono in una sorta di “sonno-torpore” che rallenta il consumo di calorie e abbassa la temperatura corporea.
L’ habitat naturale del Cane della Prateria è il sottosuolo, si costruisce una sorta di tana-labirinto: una moltitudine di gallerie i cui ingressi sono caratterizzati in superficie da dei cumuli di terra. Queste tane hanno diverse funzioni: esiste la tana principale detta anche nido, il dormitorio e addirittura una tana per gli escrementi. Le tane sono dotate oltretutto di posti di “vedetta”, dove possono appostarsi e controllare i movimenti dei nemici predatori. Questo tipo di tane ha bisogno di continua manutenzione da parte dei Cani della Prateria, che impiegano la maggior parte del loro tempo per sistemarle in continuazione e/o modificarle per le esigenze del singolo. Purtroppo, essendo queste tane molto grandi, a volte i cani della prateria non riescono a controllarle e, altri animali, ne traggono vantaggio. Nei cunicoli infatti si possono trovare serpenti, civette delle tane e anche il raro furetto dai piedi neri, che entra nelle gallerie per predare gli stessi creatori Cani della Prateria.
Nel reticolo di gallerie solitamente vive un nucleo famigliare composta dal maschio e qualche femmina con i loro cuccioli: essi convivono in armonia, condividono il cibo tra loro, si prendono cura l’uno dell’altro e tengono alla larga altri Cani della Prateria difendendo il territorio creato. La famiglia ha un saluto che la caratterizza dalle altre come le leccatine e strofinate sul muso per riconoscersi e salutarsi. I cuccioli di Cani della Prateria sono molto vivaci e spesso si avvistano vicino alle loro tane che giocano. Il Cane della Prateria è un animale molto intelligente: emette poco più di 25 versi differenti in base al tipo di pericolo che incombe, come ad esempio un uccello, un animale di grossa taglia e persino l’uomo.
Il Cane della Prateria è un animale erbivoro: si nutre di erbe miste, radici e per mantenere i denti puliti, sani e robusti rosicchia anche qualche tipo di corteccia. Se ne trova in giro, non si rifiuta di mangiare nemmeno frutta e verdura.
Il Cane della Prateria è un roditore poliginico, cioè il maschio si accoppierà con più femmine presenti nella colonia: qualora la colonia sia di dimensioni notevoli e ci fossero più maschi presenti, le femmine potranno accoppiarsi a loro volta con più maschi. Si riproducono una volta all’anno e il periodo cambia a seconda della posizione geografica: la femmina di Cane della Prateria può partorire 1 cucciolo fino ad un massimo di 8.