Ciao noi siamo Liqurizio Fiore e Black siamo animali molto timidi e abbastanza paurosi ma, una volta socializzati e fatte le presentazioni ci abitueremo a te!!!!
Non avere paura delle storie sulle nostre puzzette perché nell’allevamento dove nasciamo, veniamo operata da un Veterinario molto bravo che ci toglie le ghiandole quando l’intervento non è ancora troppo invasivo.
Appartenente alla classe dei Mefitidi, e di conseguenza all’ordine dei carnivori, la Moffetta o Puzzola Ametricana è conosciuta principalmente per la sua capacità di far fuoriuscire un liquido molto nauseabondo come arma di difesa. Le Moffette sono animali tarchiati, lunghi più o meno 40 centimetri coda esclusa e il peso oscilla tra 1e i 3.5 chilogrammi con una molteplicità di taglie. I piedi possiedono cinque dita e sono plantigradi, le zampe anteriori hanno delle lunghe unghie adatte a scavare il terreno: la loro vista è molto limitata. Come abbiamo accennato, la Moffetta possiede delle ghiandole rettali capaci di schizzare a distanza una secrezione liquida molto maleodorante. Il loro manto varia da specie a specie: dal bianco e nero fino a diverse tonalità di marrone e bianco, crema e grigio. La pelliccia è molto fitta e lunga; la coda possiede un pelo ancor più lungo che le conferisce il tipico effetto a fontanella. Le Moffette raggiungono la maturità sessuale dopo solo tre mesi di vita pur continuando a crescere fino ai 18-24 mesi.
La Moffetta è un animale crepuscolare e generalmente solitario anche se nelle regioni più fredde la troviamo con altri esemplari della stessa specie in tane condivise per tenersi al caldo. Durante il giorno restano nascoste nelle loro tane scavate e costruite da loro coi potenti arti anteriori, oppure possiamo trovarle in cavità naturali appositamente scelte. Entrambi i sessi della Moffetta occupano territori che si sovrappongono per gran parte dell’anno: solitamente i territori femminili non superano i 4 chilometri quadrati, mentre quelli maschili possono raggiungere addirittura i 20 chilometri quadrati. In inverno la Moffetta non entra in letargo ma bensì trascorre lunghissimi periodi all’interno della calda tana
Essendo un animale crepuscolare ha sviluppato molto l’udito e l’olfatto a discapito della vista: infatti la Moffetta non riesce a vedere cosa c’è a più di 3 metri di distanza da lei. La principale arma di difesa della Moffetta sono delle sacche anali, ghiandole che si trovano ai lati dell’ano che spruzzano liquido nauseabondo: particolarmente minacciata, la Moffetta è capace di mirare e spruzzare questa secrezione con velocità raggiungendo i 3 metri di distanza. La secrezione causa nausea, irritazione agli occhi e al naso della vittima. I maschi usano tale secrezione anche per marcare il loro territorio.
A seconda della stagione, la Moffetta passa da una dieta vegetale a una animale e quindi possiamo considerarla onnivora. Mangiano di tutto, dagli insetti e larve ai lombrichi, piccoli roditori, lucertole, salamandre, rane serpenti, uccelli, talpe e uova, ma anche vegetali quali bacche, radici, foglie, erbe, funghi e noci. Nelle aree abitate dall’uomo, la Moffetta viene sorpresa a frugare dentro la spazzatura: infatti ha abitudini saprofaghe (materia organica in stato di decomposizione), divorando carcasse di uccelli e roditori abbandonate da altri animali o la si può trovare a mangiare crocchette lasciate in garage e cortili per agli animali domestici. Non è insolito inoltre trovarla a scavare nei prati alla ricerca di larve e vermi per sfamarsi.
Un’altra caratteristica della moffetta è la capacità di affrontare l’ape mellifera, grazie alla sua folta pelliccia è immune ai pungiglioni: quando avvista un alveare, la Moffetta inizia a grattarlo per stimolare l’uscita delle api guardiane che divora con facilità. Questa particolare abilità viene insegnata dalle mamme Moffette ai loro piccoli, cosicché possano apprendere la tecnica da utilizzare in futuro.
La Moffetta si definisce un animale foto periodico in quanto il periodo di accoppiamento inizia dopo l’inverno, in corrispondenza dell’aumento delle ore di luce rispetto al buio. I maschi si accoppiano con più femmine; queste, una volta concepito, si allontanano dai maschi diventando molto territoriali. La prole viene accudita unicamente dalle madri i padri infatti costituiscono una vera e propria minaccia per i cuccioli: per potersi riaccoppiare la femmina non deve avere cucciolata a seguito e, per metterla in tale condizione il maschio arriva ad uccidere i piccoli.
La gestazione dura in media 9 settimane al termine della quale possono nascere da un minimo di 3 ad un massimo di 8 cuccioli: apriranno gli occhi solo a 3 settimane di vita e saranno completamente svezzati intorno all’ottava settimana. I cuccioli resteranno con la madre fino a quando non riusciranno a riprodursi a loro volta e questo avviene all’incirca verso l’anno di età. La Moffetta in natura ha una vita media dai 4 ai 6 anni, mentre in cattività varia dai 10 ai 12 anni: più raramente può raggiungere anche i 20 anni di vita.